Alberi e arbusti: nuove piante con la propaggine

Un modo per riprodurre le piante che dà risultati sicuri

La propaggine sfrutta la capacità che alcuni organi della pianta hanno di produrre radici e germogli, e formare quindi nuovi individui del tutto uguali alla pianta da cui traggono origine, che viene detta pianta madre. Il periodo adatto a effettuarla è compreso fra aprile e settembre.

Consiste nel far produrre radici ai rami di una pianta piegandoli sino a terra e interrandoli. Sono adatte alla riproduzione per propaggine tutte le piante che hanno rami ricadenti e fusti lunghi e flessibili. Questo tipo di moltiplicazione è un metodo sicuro perché il nuovo esemplare mette radici prima di essere staccata dalla pianta madre. L’unico neo consiste nel tempo necessario per avere la nuova pianta: circa un anno.

La tecnica è semplice: prendete un ramo flessibile e lungo fino a terra, e nel punto in cui i nodi toccano terra incideteli leggermente con il coltello. Interrate la parte di ramo con i nodi incisi, facendo uscire l’estremità dal terreno. Fermate il ramo nel suolo con un gancio a U capovolto. Dopo 1-4 mesi la parte interrata del ramo emetterà le radici, dando origine a una nuova pianta. Dopo un anno staccate la nuova pianta, recidendo il ramo della pianta madre, e collocatela in vaso o in piena terra. 


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